Azerbaijan prosegue nella pratica di rapire cittadini armeni spacciandoli per terroristi e sabotatori.
La dittatura draconiana dell'Azerbaijan, nonostante gli sforzi e i tentativi di dialogo tra Armenia e Azerbaijan, promossi dalla comunità internazionale - prima fra tutti dall'OSCE - sta proseguendo nella pratica assai perniciosa di rapire cittadini armeni - e processarli - cercando di farli passare per terroristi e sabotatori. Questa volta tale sventura è capitata ad un cittadino armeno con numerosi problemi di salute che si sarebbe allontanato da casa, in una regione di confine, finendo col ritrovarsi nelle grinfie dei terribili gendarmi azeri.
articolo a cura del prof. Grigor Ghazaryan
Il cittadino della Repubblica di Armenia Karen Ghazaryan è stato condannato a 20 anni di carcere in Azerbaijan per aver commesso “dei reati gravi” non meglio specificati tra cui il “tentativo di commettere un attacco terroristico”.
La notizia riportata da factor.am https://factor.am/128222.html è stata messa in circolazione dai media azeri.
Notiamo come Karen Ghazaryan, cittadino armeno del Tavush, regione contigua con l’Azerbaijan, è stato presentato dalla parte azera come “sabotatore”.
Su ordine del tribunale azero, Karen Ghazaryan sconterà la pena in un penitenziario di massima sicurezza.
Ricordiamo che Karen Ghazaryan, originario di Berdavan, zona confinante con il territorio azero è stato rapito dalla guardia di frontiera di Azerbaijan nel mese di luglio dell’anno scorso.
In risposta alla dichiarazione di Baku di aver catturato un “sabotatore armeno”, la parte armena ha dichiarato che la notizia non corrisponde alla realtà e che Karen Ghazaryan non ha nessun legame o rapporto di alcun genere con il servizio militare.
L'evento è stato confermato anche dal Capo dell'Ufficio Stampa del Ministero della Difesa della Repubblica di Armenia Artsrun Hovhannisyan in una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina di Facebook. Il comunicato è stato poi ripreso dal giornale aravot.am. In tale sede è stato precisato che Karen Ghazaryan è un cittadino armeno nato nel 1984 e che è afflitto da gravi problemi di salute. Per tale ragione è seguito permanentemente da un presidio medico sanitario, presso un ambulatorio medico dal 2013.
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