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28 gennaio 2019: Festa delle Forze Armate in Armenia


Si è sono svolte questa mattina a Yerevan, le celebrazioni ufficiali per la Festa delle Forze Armate in Armenia.














Le più alte cariche dello stato - il Presidente della Repubblica Armen Sarkissian, il Primo Ministro Nikol Pashinyan e il Presidente dell'Assemblea Nazionale Ararat Mirzoyan - si sono recati in visita al Sacrario Militare di Yerablur. Ad accompagnarli vi erano il Presidente della Repubblica di Artsakh presidente Bako Sahakyan e il Catholicos Karekin II, Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni. Le alte cariche civili dello stato erano accompagnate da alti funzionari del Ministero delle Forze di Difesa e dai Membri del Consiglio di Sicurezza. 

da Sinistra: Il sindaco di Yerevan, Hayk Marutyan, il Capo di Stato di Stato Gen. Artak Davtyan, il Ministro della Difesa David Tonoyan, il Vice Primo Ministro Trigran Avinyan, il Segretario del Consiglio di Sicurezza Armen V. Grigoryan, il Capo della Polizia Armena Valeriy Osipyan, il direttore del Servizio di Sicurezza Nazionale Artur Vanetsyan.




Corone di fiori sono state poste sulle tombe degli Sparapet Vazgen Sargsyan Andranik Ozanyan, e in memoria di tutti i combattenti caduti per la libertà del popolo armeno.

Nell'occasione sono stati mostrati al Varchapet i progetti per il Museo del Cimitero Militare che da vari anni è in costruzione sulla collina di Yerabur accanto alla piccola Chiesa che sovrasta la collina.

Nella nostra prima visita al Sacrario Militare di Yerablur abbiamo potuto visitare quella cappella e raccoglierci in un momento di preghiera in memoria tutti i caduti. La chiesa ha una estetica spiazzante, per nulla confacente al luogo della Gloria, ma quando vi si entra si avverte immediatamente una intensità spirituale che si avverte pari in poche parti del mondo. 
A quel luogo nel 2017 ho dedicato alcuni versi intitolati "A Yerablur dormono gli Eroi":



Dormono gli eroi fra Terra e Cielo, 
Li regge una collina alta e brulla
Ai piedi del Monte Sacro che li culla:
senza paura dormono gli eroi 
e su Sacrificio stende Iddio l'estremo velo.

Di quanti dormono sulla Valle della Gloria
forse non tutti furono Eroi davvero
- dicono cattive voci -
e qualcuno, Eroe, lo divenne per Mistero:
ma la resa dei conti la fa la Storia
che per eccesso o per difetto custodisce la Memoria.

Ora piangiamo insieme chi cadde per la Patria,
Chi al Turco o all'Azero non cedette la Vittoria,
Chi ebbe il capo cinto con gli allori di Gloria,
e chi cantò se stesso trionfante in alta boria!

Questo a noi solo oggi importa:
Il nemico alle Porte è stato fermato,
Non impone mezzelune il Vile malcreato!

Chi dorme sulla Valle della Gloria 
è un Eroe per la Storia, 
la Patria serberà sempre Santa la sua Memoria!

Giovenca bella e indomita nacque l'Armenia antica,
e quella nuova in groppa Europa porterà,
la sottrarrà al Satrapo, barbaro dai baffi azzurri,
e con civile palpito un nuovo avvenir porrà.

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