Il Ministro facente funzioni Zohrab Mnatsakanyan apre il 3° Forum Globale Contro il Crimine di Genocidio
Eccellenza, Presidente dell'Armenia, Signor Armen Sarkissian,
Sua Eminenza, arcivescovo Natan Hovhannisyan,
Eccellenze,
Signore e signori, cari amici,
Un caloroso benvenuto in Armenia,
Un caloroso benvenuto alla prima mattina dell'Armenia post-elettorale.
Benvenuti nel terzo forum globale. Benvenuti al Matenadaran, istituto e museo di manoscritti antichi, monumento di conoscenza, idea, creazione e istruzione, retaggio del contributo secolare dell'Armenia alla civiltà mondiale e bastione contro il lato oscuro della natura umana, contro la discriminazione, l'odio e l'intolleranza.
Benvenuti in Armenia, anche, in un momento in cui la comunità internazionale commemora il 70° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio. 72 anni fa, l'ONU adottò una risoluzione storica, la 96/1, che fu presentata a comune firma di India, Cuba e Panama, e che ratificò il termine "genocidio", e che aprì la strada alla successiva adozione due anni dopo, il 9 dicembre nel 1948, della Convenzione delle Nazioni Unite sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio. Era ovviamente un giorno di trionfo per un uomo in particolare, Raphael Lemkin, che dedicò tutta la sua vita ad affrontare questo crimine, che arrovella la coscienza dell'umanità - il crimine del genocidio.
Benvenuti, anche, in Armenia in un giorno in cui la comunità internazionale commemora il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che è esattamente oggi. Ancora 70 anni fa, nel 1948, una commissione di esperti si riunì per redigere un documento importante, che divenne il fondamento di ciò che nei successivi settanta anni è stata la costruzione del meccanismo di protezione dei diritti umani a livello globale, a livello internazionale. E ancora un'ottima occasione per riconoscere e celebrare l'eredità di quegli esperti sotto la guida di Eleanor Roosevelt e di noti avvocati come Charles Malick, William Hutchison, Fernand Santa Cruz, John Humphrey, René Cassagne, Peng Chun Chang, Alexander Bogdanov.
Nel corso di settant'anni, le Nazioni Unite hanno avuto un discreto successo nel costruire basi considerevoli, considerevoli pilastri per riunire le nazioni nel combattere la discriminazione, le violazioni dei diritti umani, per la protezione della dignità umana e dei diritti dell'essere umano. Ci sono volute due guerre mondiali per riconoscere la devastazione provocata dalla devianza dell'attenzione umana, la distruzione dell'identità umana.
In settant'anni abbiamo sia realizzato un solido corpus giuridico che un meccanismo pratico per affrontare collettivamente la questione dei diritti umani. Venti anni fa l'Armenia ha avviato un processo per innalzare il livello della cooperazione internazionale e lo sforzo internazionale per rafforzare il concetto di prevenzione contro le atrocità. Al momento del cinquantesimo anniversario della Convenzione, l'Armenia ha presentato una risoluzione per ricordare alla comunità internazionale che esiste un documento del genere, che è ancora attuale e che richiede riconoscimento, impegno, attuazione, soprattutto nel livello nazionale, il principale livello di protezione e promozione dei diritti umani. Successivamente abbiamo sviluppato ulteriormente la legge internazionale sulla prevenzione.
Abbiamo celebrato e sostenuto lo sforzo del Segretario generale delle Nazioni Unite nel 2004 per creare un organo speciale all'interno delle Nazioni Unite. Le sue ambizioni erano un po' più alte di ciò che si è ottenuto, ma i membri delle Nazioni Unite hanno purtroppo abbassato quelle ambizioni. Abbiamo ottenuto quello che è stato creato come l'ufficio di Consigliere speciale del Segretario generale per la prevenzione del genocidio. Penso che all'interno delle Nazioni Unite abbiamo creato basi abbastanza solide per aumentare la consapevolezza dei rischi di genocidio nella comunità internazionale e per consolidare gli sforzi internazionali contro questo crimine. E in particolare voglio ringraziare il signor Adama Dieng per tutti i suoi grandi sforzi nel promuovere questo programma.
Nel 2015 l'ONU ha adottato una risoluzione nell'Assemblea Generale per proclamare il 9 dicembre come giornata internazionale della commemorazione e della dignità delle vittime del genocidio e per la prevenzione di questo crimine. Dal 2005 al 2018 abbiamo promosso il metodo di prevenzione contro il crimine di genocidio ed questo è uno sforzo continuo.
Nel 2015 l'Armenia ha dato un altro contributo a questo sforzo collettivo creando questo forum globale. E sono profondamente grato a tutti voi per aver radunato oggi qui in Armenia - un gruppo di eminenti studiosi, rappresentanti di spicco del mondo accademico, professionisti del diritto, professionisti, per elaborare il metodo di prevenzione con un'attenzione particolare all'educazione.
Settant'anni dopo, con il settantesimo anniversario della Convenzione, abbiamo pronunciato le parole "mai più" purtroppo troppo spesso. Il crimine di genocidio non è scomparso dall'agenda internazionale. I rischi del genocidio non sono scomparsi dall'agenda internazionale. Viviamo in un mondo turbolento, viviamo in un mondo di crescente radicalismo, populismo, discriminazione, intolleranza. Viviamo in un mondo pericoloso dove i diritti umani sono sospinti sul sedile posteriore e questo è molto pericoloso.
Sappiamo che nell'epoca dei crescenti social media e della proliferazione di idee - sfortunatamente questi sono un canale di tutte le idee, comprese quelle che coltivano l'intolleranza, la discriminazione, la glorificazione dell'odio - questa è una sfida. Sfida a livello nazionale, regionale, internazionale. Questa è l'idea del Terzo Forum Globale oggi.
Sono molto ansioso di vedere un risultato, la nascita di idee e pensieri sui modi in cui possiamo beneficiare di queste discussioni nei prossimi due giorni, sarebbe utile portare avanti queste idee, potarle all'ordine del giorno all'interno dell'ONU, a livello regionale livello nazionale e internazionale, in modo da poter contribuire ad un ulteriore rafforzamento istituzionale della nostra capacità di resistere alle tendenze genocidiarie che coltivano i rischi di atrocità di massa.
Ancora una volta, vi do il benvenuto in questo Terzo Forum Globale. Attendo con ansia la proficua discussione e i risultati pratici di questa conferenza.
Grazie!
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