Presentazione del Partito Socialdemocratico "Decisione del Cittadino": parla Arthur Avagyan
Fin dal mese di maggio 2018 abbiamo deciso di informare i nostri lettori dei cambiamenti che stanno avvenendo nella politica armena.
Come è noto il prossimo 9 dicembre 2018 ben 11 forze politiche si affronteranno nelle prime elezioni Parlamentari dopo la cosiddetta "Rivoluzione di Velluto".
Per prepararci a questo storico evento, e comprendere, come osservatori internazionali i cambiamenti politici in atto, abbiamo deciso di intervistare i rappresentanti di tutti i partiti che risponderanno ad alcune delle nostre domande.
Il primo a concederci un'intervista è un esponente e fondatore del del Partito Social-democratico "Decisione del Cittadino" («Քաղաքացու որոշում» սոցիալ-դեմոկրատական կուսակցություն).
Arthur Avagyan è un brillante politologo, con un curriculum di tutto rispetto, nonostante la giovane età. Si è formato presso l'Accademia Armena della Pubblica Amministrazione (ՀՀ պետական կառավարման ակադեմիա), ha lavorato per il Ministero della Difesa della Repubblica di Armenia, ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Politiche presso l'International Scientific-Educational Center of NAS RA. Nel 2011 ha fondato la Innovate Technologies LLC di cui è anche direttore esecutivo, e da circa un anno è project manager della Well Do Inc, una start up che si occupa di servizi.
1) Il Partito ha un mese di vita. Siete nuovi nella vita politica, qual è la vostra missione?
Il partito è stato istituito un mese fa, ma non siamo nuovi in politica. Dal 2012, abbiamo partecipato a molte iniziative civiche e abbiamo sempre lottato in strada per iniziative civiche (contro l'abbattimento di Parco Mashtots, contro Elettric Yerevan, contro l'aumento del costo dei mezzi di trasporto pubblico e così via). La lotta civica è una lotta politica e noi abbiamo rifiutato la politica formale a causa della sua assenza. Non c'erano elezioni, non c'era politica.
Prima della Rivoluzione è stata pubblicata una agenda rivoluzionaria di 5 punti dai membri del nostro partito, che è stato concordato con Nikol Pashinyan e diversi membri del Քաղաքացիական պայմանագիր, e poi abbiamo messo in pratica l'esperienza acquisita in anni di mobilitazione con la gente per la strada, abbiamo applicato i nostri strumenti per la lotta nonviolenta e decentrata, in una parola, abbiamo fatto tutto ciò che è accaduto durante la rivoluzione.
I nostri punti all'ordine del giorno furono annunciati più volte dalla piattaforma rivoluzionaria che costituiva il programma del governo provvisorio, ma ...
Ovviamente abbiamo disaccordi ideologici con i nostri amici del K’aghak’ats’iakan paymanagir, con i quali abbiamo lottato. Quindi abbiamo deciso di creare il partito di cui parlavamo e che immaginavamo nelle nostre discussioni. La nostra regola è di fatto molto diversa da quella con cui sono organizzati i partiti già esistenti, ovvero abbiamo introdotto meccanismi tali che ogni membro del partito possa prendere concretamente parte al processo decisionale. Le sessioni del nostro corpo esecutivo sono trasmesse in diretta e i cittadini hanno l'opportunità di seguire il processo di intervenire in ogni decisione, le decisioni non saranno mai prese a porte chiuse, ma si potrà sapere chiaramente interagire con avanza proposte.
2) In che modo avete deciso di partecipare alle elezioni straordinarie dell'Assemblea Nazionale?
La decisione di partecipare è stata presa nel corso della riunione del comitato esecutivo del partito. Anche per chi non era presente di persona era possibile seguire l'intero dibattito in diretta attraverso la nostra pagina facebook (https://www.facebook.com/sdcdp/) e sui nostri socialnetwork.
3) In Armenia, sin dalla Prima Repubblica del 1922 sono stati presenti Partito socialdemocratico, in che cosa si caratterizza la vostra proposta?
In realtà ci ispiriamo esclusivamente alle nostre idee. A seguito di conflitti civili, dibattiti e riflessioni, ci siamo resi conto che i valori che accomunano queste persone sono improntanti alla costruzione di una socialità democratica. Noi siamo i portatori dell'idea di democrazia diretta, ci rendiamo conto che in tutto il mondo vi è una richiesta di democrazia diretta che si evolve in parallelo con lo sviluppo della tecnologia e in contrasto con il fallimento delle democrazie rappresentative.
4) Pensi che l'Armenia di oggi sia un luogo di vera democrazia sociale e cosa intendi con questa definizione?
Il tasso di povertà ha raggiunto il 40%, e l'importanza della componente in "sociale" è ineludibile. Esaminando la Costituzione della Repubblica d'Armenia ci accorgeremo che vi sono forti richiami allo stato sociale, ma prendendo attentamente in considerazione le dichiarazioni e le decisioni di Nikol Pashinyan e dei membri del suo partito ci rendiamo conto che esse sono ispirati a principi liberali.
5) Ci sono modelli storici o esempi politici del passato, armeno o internazionale, a cui fate riferimento?
Abbiamo studiato a lungo esperienze internazionali (anche rivoluzionarie). Ma per tanti versi non siamo per nulla inclini a ripetere o a duplicare le esperienze di nessuno. Sia la rivoluzione che il modello di governo armeno sono sempre stati unici, specialmente nell'ambito delle socialdemocrazie.
6) Con quale struttura pensate di gestire il vostro partito, comitati elettorali, gruppi di interesse o altro?
Come ho già detto, il modello di gestione della nostra organizzazione non ha precedenti nella vita politica dell'Armenia. È davvero trasparente, il cittadino è davvero padrone delle vita politica e del processo decisionale.
7) Che tipo di elettorato sperate di persuadere con la vostra proposta politica?
Il nostro elettore è un cittadino legalmente educato, che sa cosa vuol dire combattere per la giustizia sociale e di lottare per la sua realizzazione.
8) Ci indicherebbe un link che rappresenta o riassume le attuali posizioni del vostro partito?
Commenti