Sua Santità Aram I incontra Nikol Pashinyan
Il Primo Ministro facente funzioni Nikol Pashinyan durante la sua visita in Libano si è recato ieri a rendere omaggio a Sua Santità Aram I, Catholicos della Grande Casa della Cilicia nella sua Sede di Antelias.
Prima dell'incontro, il Varchapet si è unito a Sua Santità Aram I per visitare la Santa Sede, il Museo e la Cattedrale di San Gregorio l'Illuminatore, che raccoglie e perpetra la memoria delle vittime del Genocidio Armeno, rendendo omaggio ai Martiri. Il Catholicos ha pronunciato a braccio un bel discorso di benvenuto che purtroppo è stato a tratti poco comprensibile a causa dei continui disturbi dei flash dei fotografi.
Il discorso è stato comunque trascritto dall'ufficio stampa del Primo Ministro:
Caro signor Primo Ministro, sono felice di darLe il benvenuto a casa. La Chiesa appartiene al nostro popolo; Noi traiamo origine dalla gente, apparteniamo alla gente e siamo chiamati a servire la nostra gente. Questa è la casa della nostra nazione, della nostra patria. Questa convinzione si è venuta formando in Noi mentre studiavamo qui.
Quando abbiamo perso la Cilicia come regno e come terra, abbiamo creato una Cilicia spirituale. Ciò ha dato un grande impulso allo sviluppo della Cilicia spirituale, come Lei ha menzionato nel suo discorso questa mattina, la missione di questa Cattedra consiste nel rendere concreti i nostri valori spirituali, culturali e nazionali nella vita della nostra gente. Abbiamo sognato l'Armenia, volevamo che l'Armenia vedesse il nostro sogno, sognavamo l'Armenia libera e indipendente. Di conseguenza, la maggior parte di questa sede rappresenta il potere dell'Armenia e una nuova pagina viene aperta nella storia moderna della nostra patria, un nuovo capitolo di speranza e amore, unità e prospettiva.
E sin dal primo giorno, ho invitato la nostra gente, non solo ad essere orgogliosa dell'Armenia, ma anche a prendere parte alla ricostruzione e al rafforzamento della nostra Patria.
Di conseguenza, vorrei dirLe ancora una volta che questa sedia con le sue propaggini, e io personalmente, la sostengo perché il Suo successo è il successo dell'Armenia.Di conseguenza, tutti noi vogliamo che la nostra patria cresca più forte sotto la Sua saggia guida. Ancora una volta Le do il benvenuto con questi pensieri e aspettative.
A questo discorso di benvenuto il Primo Ministro ha risposto altrettanto cordialmente:
Grazie, Santità. Ad essere sinceri, stiamo facendo una visita molto toccante ed emozionante. Vorrei porgeLe ancora una volta i miei auspici per i 50 anni dalla sua ordinazione sacerdotale. Ho già espresso nel dettaglio il mio apprezzamento durante la cerimonia di questa mattina. Vorrei, comunque, ribadire il mio rispetto e il mio apprezzamento per il vostro lavoro e vorrei ringraziarvi l'invito formulatomi, perchè questo mi ha dato l'opportunità di incontrare e confrontarmi a tutti i livelli la Comunità Armena del Libano.
Certo, è stato un piacere riaffermare che il governo armeno ha pieno appoggio da parte dei nostri compatrioti. Mi Creda, il Suo sostegno e, cosa più importante, le Sue osservazioni premurose e la Sua posizione attiva hanno contribuito a incrementare la nostra forza durante i giorni della rivoluzione di velluto, per questo desidero ringraziarLa ancora una volta.
Vorrei dire che questi cambiamenti non avrebbero potuto essere realizzati senza il sostegno della Diaspora, senza il sostegno inequivocabile degli Armeni che vivono in Diaspora. Questo ci ha aiutati a realizzare i processi politici esclusivamente in un'atmosfera di pace, amore e solidarietà.
La posizione della gente sia nella Diaspora che in Armenia era così ovvia che ogni resistenza sembrava essere illogica. Certo, è molto importante parlare del futuro, ed essere in un Centro Spirituale della nazione armena, voglio sottolineare il fattore di fiducia quando parlo del futuro. Dobbiamo credere nel futuro del nostro popolo, nella nostra forza, e questa è forse la cosa più importante. Come ci insegna la Bibbia, qualsiasi obiettivo può essere raggiunto con fede, convinzione e intenzionalità.
Spero, e sono anche convinto che il nostro popolo non perderà mai la fiducia in se stesso perché è fondamentale dichiarare l'essenziale, e ciò che conta di più è la voce del popolo, che è un potere decisivo come stabilito nella Costituzione del nostro paese. Non ho dubbi che sarà il caso in futuro. Dobbiamo sperare che non deluderemo la nostra gente con i nostri impegni e attività; invece daremo loro un nuovo respiro e infonderanno fiducia nel loro potere. Il Suo supporto è cruciale in questo senso. Grazie per la Sua disponibilità.
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