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Oggi a Bari "Il silenzio della pietra"



Ieri 19 ottobre 2018 sera alla "LIBERIMA" di Lecce la prof. Isabella Oztasciyan Bernardini d'Arnesano e la prof.ssa Rosita d'Amora hanno presentato un interessante volume della scrittrice e traduttrice turca Filiz Ozdem (ha tradotto tra gli altri Pasolini, Calvino, de Amicis, Collodi, Rodari), dal titolo "Il silenzio della pietra". Il testo è stato volto in Italiano da Anna Lia Proietti, per i tipi della casa editrice Stilo di Bari. 
"Il Silenzio della pietra' è la storia personale di Sude che si intreccia con le vicendee le ferite ancora aperte della giovane repubblica di Turchia. Il gomitolo dei ricordi si dipana a partire dall'infanzia e dall'adolescenza in cui Sude è divisa tra due mondi familiari profondamente diversi, passando attraverso la scoperta delle origini armene del ramo materno, arrivando infine alla perdita dell'uomo che ama. Lentamente Sude assembla i tasselli della storia familiare, scontrandosi con il silenzio che avvolge la storia della persecuzione armena, con le sue deportazioni e le sue forzate conversioni. Via via che prosegue la ricerca la narrazione si fa più onirica, confondendo la realtà col sogno, l'immaginazione con l'incubo, in una atmosfera di crescente oppressione. Sullo sfondo di uno degli episodi più dolorosi della storia della Turchia, è il filo rosso della paura a intrecciare i destini dei personaggi. 
un momento della presentazione leccese del romanzo "Il Silenzio della Pietra"

Si tratta, insomma, di uno di quei testi con cui la Turchia contemporanea cerca di affrontare con garbo, e sincerità ma anche con determinazione - e senza autoinfliggersi troppi mal di pancia - il problema del Genocidio Armeno, driblando a tutti i costi il termine Genocidio per non incorrere nelle repressioni del Sultanetto che i Turchi continuano a farsi riappropriare quale leader.
Oggi sabato 20 ottobre 2018, alle 19,00 al Museo Civico di Bari (strada Sagges 13) il volume sarà presentato all'interno della rassegna Letterature delle periferie d'Europa.

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