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Addio a Arsène Tchakarian ultimo del gruppo Manouchian


"Mon père Arsène TCHAKARIAN, dernier survivant du groupe MANOUCHIAN, est mort hier soir." (Mio padre Arsène TCHAKARIAN, ultimo sopravvisuto del gruppo 
MANOUCHIAN, è morto ieri sera)
Con questa frase pubblicata su facebook Eve Bigot-Tchakarian ha annunciato questa mattina il decesso del padre di 102 anni, una di quelle rare personalità di cui la Francia può ancora oggi andare fiera. In un twitt delle 20:33 di oggi il presidente fracese Macron ha dichiarato:
"Hommage ému à Arsène Tchakarian, dernier survivant du groupe Manouchian.  De «l’affiche qui semblait une tache de sang» au travail de mémoire, il fut un héros de la résistance et un témoin inlassable dont la voix jusqu’au bout résonna avec force."

 

Omaggio ad Arsène Tchakarian, l'ultimo sopravvissuto del gruppo Manouchian. Dal "manifesto che sembrava una macchia di sangue" al lavoro della memoria, era un eroe della resistenza e un testimone instancabile la cui voce fino alla fine risuonava di forza

Arsène Tchakarian era nato in Turchia, a Sapanca nel 1916. La famiglia Tchakarian seguì il movimento migratorio di molte famiglie armene verso la Bulgaria. Nel 1928, ottenne il passaporto Nansen che consentiva ai rifugiati apolidi di viaggiare. Grazie a questo, Arsène Tchakarian e la sua famiglia arrivarono a Marsiglia alla fine dell'anno 1930. Suo padre divenne un minatore a Decazeville e poi si trasferì a Parigi, dove divenne un sarto. Nel 1936 Arsène TCHAKARIAN conobbe Missak Manouchian e l'anno dopo, a 21 anni, fu chiamato a servire la patria in guerra. Solo nel 1940 dopo la resa della Francia, decise di unirsi alla resistenza e la prima azione fu l'attacco ad una formazione di fedelgendarmi presso Levallois-Perret. In seguito perseguì campagne di volantinaggio, sabotaggio e vera e propria guerriglia con Missak Manouchian e Marcel Rayman. Di lì a breve Manouchian fu nominato capo provvisorio della prima sezione dell'esercito segreto di Parigi e Tchakarian, in giugno, fu nominato capo della prima sezione di "triangles commandos". Dopo l'arresto di Missak Manouchian e di altri sedici membri del gruppo a metà novembre 1943, Tchakarian trovò rifugio a Parigi grazie alla polizia resistente della prefettura di Parigi. Nel maggio 1944, per la sua esperienza militare si trasferì a Bordeaux per aiutare a preparare il bombardamento del campo di aviazione di Mérignac dagli Alleati. È l'ultimo sopravvissuto del gruppo Manouchian, inclusi 22 membri giustiziati dai nazisti il 2 febbraio 1944 a Mont Valerian. In seguito, fu chiamato a Parigi all'inizio del giugno 1944, dove fu poi nominato tenente e guidò una ventina di combattenti della resistenza. 
Dopo la Liberazione, fu nominato sottotenente dell'esercito francese e insignito della Croce di Gurra, oltre alla Medaglia d'Argento del Ministero della Difesa.
Dal 1950 divenne membro della commissione Mont-Valérien Rifles e ricercatore presso il Ministero della Difesa.
Rimase apolide fino al 1958, quando fu naturalizzato francese. Riprese quindi ripreso la sua attività sartoriale. Fu quindi nominato presidente onorario dell'Associazione nazionale dei volontari, veterani e ricercatori armeni. 
Nel 2005, è stato nominato Cavaliere della Legione d'Onore. In quell'occasione dichiarò:
Nous n'étions pas des héros. Il ne faut pas croire que nous n'avions pas peur. Nous avons résisté parce que nous en avions la possibilité: pas de famille, pas de travail. Et parce que nous aimions la France. Elle nous avait adoptés. 
(Non eravamo eroi. Non si deve credere che non abbiamo avuto paura. Abbiamo resistito perché avevamo le condizioni giuste: niente famiglia, niente lavoro. E perché abbiamo amato la Francia. Lei ci aveva adottato)

Arsène Tchakarian si è spento il  scorso nell'Ospedale Paul-Brousse di Villejuif. 
Alla famiglia Bigot-Tchakarian e a tutta la Comunità Armena di Francia si indirizza il ricordo e il cordoglio del Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari.

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