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Sulla Situazione Politica in Armenia

La presente analisi ricalca il comunicato stampa dell'Unione degli Armeni d'Italia dalla quale si distacca nelle parti in Corsivo.


Illustration.
il neo Primo Ministro Armeno Nikol Pashinian
Tra poche ore, come previsto, si terranno le elezioni del primo ministro dell'Armenia con un voto dei deputati del Parlamento della Repubblica. 
Dopo un primo tentativo fallito il 2 di maggio, l'unico candidato che gode di un larghissimo consenso popolare, il deputato Nikol Pashinyan sarà molto probabilmente eletto con il dichiarato voto a favore di tre schieramenti partitici e, come promesso, con l'appoggio di alcuni deputati del partito di maggioranza presente in parlamento, per agevolare una soluzione politica alla situazione di stallo creatasi dopo le dimissioni forzate dalla massiccia pressione popolare dell'ex primo ministro appena eletto Serzh Sargsyan.
Dopo due mandati da presidente della Repubblica Serzh Sargsyan era stato candidato in quanto presidente del Partito Repubblicano armeno, partito di maggioranza in parlamento. Tali erano le indicazioni presenti della nuova forma parlamentare adottata con una riforma costituzionale e successivo referendum popolare circa due anni fa.
Le ultime settimane hanno segnato la storia recentissima della Repubblica d'Armenia con questa sollevazione popolare estremamente pacifica, ma non priva di altissimi rischi di paralisi istituzionale e di possibili scontri tra la popolazione e le forze dell'ordine!
Pashinian e i suoi sostenitori, la popolazione tutta e le istituzioni di questa democrazia giovane, così come l'alta attenzione delle comunità diasporiche sparse in tutto il mondo, hanno dimostrato un grandissimo equilibrio e una maturità istituzionale nel voler trovare una soluzione pacifica (e auspichiamo duratura!), per il bene del paese e dell'area geografica già caratterizzata da alte tensioni e di forti contrasti politici e bellici tra paesi confinanti.
Abbiamo tutti apprezzato questo fermo desiderio pacifico dei dimostranti armeni e delle forze dell'ordine, già descritto dai maggiori organi di stampa internazionali come di un modello da seguire a livello mondiale e forse come il primo movimento popolare a non essere manovrato da forze esterne!
Allo stesso modo abbiamo apprezzato l'ampio senso dello stato del Presidente Serzh Sargsyan il quale comportandosi da vero statista, compresa l'opposizione popolare, ha deciso di offrire le proprie dimissioni ed avviare così un processo nuova stagione di maturazione democratica della Repubblica.
Auspichiamo che al più presto il paese torni alla sua normalità istituzionale e che tutti i nostri connazionali, siano essi cittadini residenti nel paese o membri delle comunità diasporiche, continuino a impegnarsi nel consolidare questo spirito pacifico e di fratellanza e nell'osservare con rispetto i propri ruoli, i limiti, i diritti istituzionali e costituzionali.
Come ha ribadito il neo-eletto Presidente della Repubblica Armen Sarkissian - nel suo ruolo di garante della Costituzione - i recenti sviluppi risultano positivi per lo spirito di confronto messo in campo e per la conseguente ricerca di soluzioni propositive dei problemi in questa fase politica di stallo, potrebbero avviare la costruzione di una nuova Armenia sempre più radicata su oggettivi principi di legalità e permanente richiamo ai dettami costituzionali!
La Piazza esulta "Նիկոլ վարչապետ: (Nikol Primo Ministro!)". Speriamo e Preghiamo per la cara Repubblica di Armenia.  

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