Proteste in Armenia pro e contro il Presidente Sargsyan
Immagine proveniente dal profilo Facebook della prof.ssa Izabella Abgaryan |
Con un breve messaggio apparso sui social network l'Ambasciata italiana a Jerevan avverte di quanto segue:
IN RELAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI CHE SI SONO SVOLTE IERI 16 APRILE 2018, SI INVITANO I CONNAZIONALI AD EVITARE LUOGHI AFFOLLATI ED ASSEMBRAMENTI, SPECIALMENTE IN PROSSIMITA' DEI PALAZZI ISTITUZIONALI SITUATI AL CENTRO DELLA CITTA' DI JEREVAN. SI SEGNALA AD OGNI BUON FINE CHE E' ATTIVO IL SEGUENTE NUMERO DI EMERGENZA 091 415244"
La situazione politica in Armenia, infatti, nelle ultime ore si sta evolvendo. Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro designazione dell'ex presidente della Repubblica Serzh Sargsyan a Primo Ministro e nuovo capo dell'esecutivo.
Il presidente gode comunque di una ricca pletora di sostenitori e il rischio, sia pur remoto, è che tali manifestazioni, per lo più spontanee, sia pro che contro i poteri rappresentati da Serzh Sargsyan, in un clima di instabilità politica mondiale, vengano intercettate e pilotate da forze eversive esterne al paese.
immagine proveniente degli account della prof.ssa Izabella Abgaryan
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Tali forze potrebbero avere tutto l'interesse a destabilizzare anche la Repubblica d'Armenia a proprio vantaggio trascinando l'intera area nel caos.
L'appello della comunità internazionale è, dunque, al mantenimento della calma e alla pacifica risoluzione delle polemiche interne. Apprendiamo che al momento i mezzi pubblici sono fermi in molte zone della città e le strade del centro di Yerevan sono interessate da opposti cortei spontanei.
Per ora è il momento degli slogan. Si protesta nei confronti delle azioni di governo e contro la nomenclatura stantia che - come nella maggior parte dei paesi occidentali - accentra e governa in continuità da più di un decennio senza lasciare spazio a ricambio.
È anche il momento dei comizi di piazza e delle richieste. Confidiamo che esse vengano accolte al fine di continuare il processo di modernizzazione del Paese.
In molti vedevano nell'ex Primo Ministro Karen Karapetyan un tentativo concreto di rinnovamento dello stato.
Per ora è il momento degli slogan. Si protesta nei confronti delle azioni di governo e contro la nomenclatura stantia che - come nella maggior parte dei paesi occidentali - accentra e governa in continuità da più di un decennio senza lasciare spazio a ricambio.
È anche il momento dei comizi di piazza e delle richieste. Confidiamo che esse vengano accolte al fine di continuare il processo di modernizzazione del Paese.
In molti vedevano nell'ex Primo Ministro Karen Karapetyan un tentativo concreto di rinnovamento dello stato.
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