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Considerazioni sulla Visita in Italia di Erdogan

di Cosma Cafueri, direttore attività culturali del Centro Studi 'Hrand Nazariantz' di Bari pone alcune considerazioni sulla visita del Erdopgan del 4-5 febbraio 2018.

#edogannotwelcome           RADIO_3_MONDO_/05_02_2018


Domani, 4 febbraio 2018, il dittatorial-islamista presidente della Turchia, Recep Taiyp Erdopgan sbarcherà in Italia. Formalmente verrà per ricambiare la visita di Papa Francesco del 2014, poi incontrerà quasi sicuramente Gentiloni e forse il Presidente Mattarella.
Il nostro governo, preso soprattutto da prospettive elettorali, non ha battuto ciglio sul proditorio attacco militare ai Curdi di Afrin, che ha già provocato molte vitti me civili (tra cui anche una famiglia armena discendente dagli scampati al genocidio del 1915...), "dimenticandosi" il favore fattoci da questi ultimi di combattere con successo l'ISIS, finanziato e sostenuto abbondantemente dalla Turchia di Erdogan.

Non sappiamo se domani Gentiloni e Mattarella stringeranno la mano al responsabile di feroci atti di repressione, con l'incarcerazione di centinaia di giornalisti, di insegnanti, docenti, intellettuali, giovani, colpevoli unicamente di non approvare le sue politiche di islamizzazione e di negazione delle libertà basilari.
Sappiamo che ci sono fin troppi affari tra il nostro Paese e quello di Erdogan, soprattutto sul piano militare ma non solo (vedi www.dinamopress.it/news/erdogan-roma-italia-pronta-benedire-sultano/).
Come dire, se si fanno affari, non c'è crimine che tenga, genocidio orepressione che sia, e se così sarà, ci vergogniamo di questa Italia.
Ci auguriamo che tutti quelli che ci seguono su questa pagina mandino appropriati messaggi di sdegno alla Farnesina e al nostro Governo.

Ogni luogo è Taksim
Erdogan andrà via lunedì 5 febbraio, il giorno in cui su Radio 3, canale radiofonico Rai, alla trasmissione Radio 3 Mondo, in onda alle ore 11.00, il nostro amico turco Murat Cynar parlerà del libro appena uscito di Deniz Yucel "Ogni luogo è Taksim. Il movimento di Gezi Park e il futuro della Turchia”. 
Deniz Yucel è un giornalista turco-tedesco che si trova in carcere con l'accusa di spionaggio per il solo fatto di riferire ai giornali tedeschi di quanto avviene in Turchia, e Taksim è la piazza di Istambul dove l'opposizione civile e giovanile al sultano Erdogan e ai suoi progetti di dominio è stata ferocemente repressa.
Il nostro Centro porta il nome di Hrand Nazariantz un concittadino,  istanbulita, di Murat Cynar e di Deniz Yucel, anche lui un secolo fa privato della libertà come tanti istambuliti di oggi.
In suo nome il Centro Studi Nazariantz avrà l'onore di presentare a Bari, entro questa primavera, il libro di Murat e di Deniz. E questa sarà la nostra risposta e la nostra protesta contro Erdogan, contro l'ignavia della nostra politica e contro tutte le politiche liberticide in Turchia, in Europa e nel mondo.

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