Labels

Nostri Eroi95 Comunità Armena della Puglia81 Letteratura Armena di ogni tempo!81 Memorie dal Genocidio80 (Nagorno Karabakh) Artsakh79 Armenian Music73 Arte Armena72 International Web Post64 Storia dell'Armenia62 Cinema e Teatro61 Hrand Nazariantz: Fedele D'Amore60 poesia Armena60 Veni Sancte Spiritus59 Pashtpanutyan Nakhararutyun Ministero della Difesa56 Ecumenismo52 Grigor Ghazaryan docet39 Associazione Armeni Apulia36 per amore del mio popolo non tacerò34 Organizzazioni Internazionali30 BariConnessa28 Notizie dal Vietnam26 In Città Giovinazzo25 Ministero degli Affari Esteri armeno (HH artakin gortseri nakhararutyun)25 Scienza e Formazione in Armenia23 poesie di Hrand Nazariantz23 Dalla Terra di Scanderbeg22 Gli Armeni nella letteratura italiana22 Kegham Boloyan docet22 Giornali e Giornalismo21 Carlo Coppola cittadino della Repubblica di Armenia18 La Fiaccola17 Note dalla Grecia17 Turchi e Turchia: quale futuro17 Comunità Armena Toscana16 Letteratura e Politica16 Musica è...16 Sport in Armenia14 Armeni in America13 la scuola è una palestra per la vita13 Armenet ne Shqiperi (Armeni in Albania)12 Considerazioni di un in-poetico di Salvo Jethro Brifa12 Storia10 Nora Arissian docet9 fatti personali9 Nor Arax: Storia e memoria8 Personalità8 Salute e Sanità in Armenia8 Suor Maria Raffaela Coppola8 Geografia e Situazioni di Emergenza7 Giustizia in Armenia7 Mosca: La terza Roma7 Manifattura Armena6 San Biagio - Casal di Principe6 San Matteo degli Armeni - Perugia6 Armeni in Serbia (Armenci u Srbiji)4 Arte4 San Nicola santo ecumenico4 Cucina Armena3 London calling Artsakh3 Personalità Armene3 Poesia3 Sport3 Armeni1 Cinema1 Economia e Finanza1 La Finestra di Max Floriani1 Luigi Luzzatti: eroe dei due mondi.1 Musica1 Nostri1 Note d'Ambasciata1 Overseas News1 Pensieri di una teologa armena1 Scuola ed educazione1 TV1 Teatro1 Tra Scienza e Mistero1 Turchi e Turchia1 i Nodi al pettine1
Show more

‘Nor Arax’, il villaggio armeno che restituisce la memoria alla città di Bari

Questo articolo dell'Amico Piero Fabris fa rivivere ciò che il volume "Nor Arax: storia del Villaggio Armeno di Bari" vuole ben rappresentare. 
La Memoria di una città che troppo spesso dimentica i propri punti di forza e una terra, quella di Puglia che dovrebbe avere più stima delle proprie eccellenze del passato. Grazie Piero!


Nor Arax’, il villaggio armeno che restituisce la memoria alla città di Bari: Il quotidiano dei pugliesi

di PIERO FABRIS - Arax o Arasse è il nome di un fiume che bagna l'Anatolia, ma per molti armeni approdati a Bari, il nome di quel corso d'acqua assume un significato particolare; è il simbolo di un nuovo corso. Il villaggio “Nor Arax” fu certezza di fertilità e Speranza.

Quanti scampati agli eccidi e deportazioni approdarono a Bari, trovarono accoglienza e possibilità di sognare, progettare, di avviare una fabbrica di tappeti di alta qualità.
Di Nor Arax, ovvero del villaggio armeno sulla vecchia via per Capurso, della vocazione all'accoglienza costruttiva e, quella al commercio dei cittadini baresi si era persa memoria. Peggio, se ne ha una blanda idea. Il grande merito di questa pubblicazione è quello di ridare con immediatezza colore alle cose, e alla gente di un tempo sbiadito, seppellito in una matassa d'asfalto. Si colgono le atmosfere della gente di buona volontà che non si è lasciata inaridire dal dolore.

Per lungo tempo del genocidio armeno nessuno ne parlava e per alcuni sembrava il frutto della fantasia di qualche pazzo visionario, un massacro da nascondere sotto i granelli di sabbia, nei manti del deserto, ma la luce della verità è una fiaccola che non tarda a riempire il buio e a chiarire i fatti.
Il testo di Emilia Ashkhen De Tommasi semplicemente intitolato “Nor Arax – storia del villaggio armeno di Bari” (LB Edizioni pag. 114 € 10,00), è un'operazione di archeologia della memoria che viaggia non solo sui binari del rigore scientifico, ma su quelli del sentimento. Le righe palpitanti di amore per un popolo martoriato, per la propria gente in attesa di giustizia sono impreziosite dai ricami delicati dei ricordi.
Questo libro è un mattoncino che ridona alla storia di Bari pagine gloriose, così fluide che sanno sussurrare di gente vivace e di grande cuore, di esseri di gran forza che hanno saputo rinascere senza perdere la propria identità, amalgamandosi magnificamente per il bene comune. Il testo si apre con un capitolo dedicato alla diaspora degli armeni, grazie al quale l'autrice ci aiuta a comprendere cosa accadeva già tra il 1894 e il 1896, quando era al potere il Sultano Abdul-Hamid. Un intero capitolo è dedicato a Hrand Nazariantz, il poeta Armeno che considerava la Puglia la sua terra d'esilio e che mai smise di guardare alla sua stella d'Oriente, ma ciò che ci sorprende di questo lavoro è la capacità evocativa che sboccia da spartiti di un villaggio nel quale il ritmo del telaio risuona ancora, si imprime e si espande insieme a canti e incenso che si innalza muto e profumato verso i cieli più alti, quelli dove gocce di luce sanno fare breccia nel buio e indicare il sentiero della bellezza, tante volte affidata alle geometrie di tappeti stesi sulla soglia della Speranza.