Turista armeno muore in una Stazione di Polizia Stradale in Svezia
Davit Barseghian, turista armeno morto in Svezia |
Era padre di due bambini piccoli e laureato all'Università Statale di Yerevan. Dopo la malattia del padre stava prendendo una piccola vacanza in Svezia, dove da tempo risiedono alcuni amici.
È ingiusto morire a 32 anni di infarto, mentre i tuoi amici ti stanno portando d'urgenza in ospedale? Ma è accaduto nella democraticissima Svezia, una nazione dallo stato sociale praticante perfetto, ma evidentemente nel quale la polizia stradale preferisce multare e fermare per eccesso di velocità una macchina con a bordo dei ragazzi, e non si degna neppure di comprendere le loro condizioni di salute e se per caso c'è qualche problema.
Nello stato sociale perfetto non c'è posto per l'umanità, meglio ancora se a bordo dell'auto ci sono stranieri e uno di loro vomita. Allora il welfare lascia il posto ad un altro volto niente affatto piacevole, se non tal volta dispoticamente colpevole!
Davit Barseghyan - così si chiamava il ragazzo muore - a Orebro il 6 febbraio 2017, per una tardiva corsa in ospedale.
Su questa vicenda chiedono chiarimenti le autorità diplomatiche della Repubblica d'Armenia a quelle della Svezia. Ma appare chiaro sin da subito che la polizia Svedese sta provando ad insabbiare, coprire, sminuire, c'è un omicidio a loro carico, un omicidio per omesso soccorso, o anche peggio e pensano che peso possono avere le autorità di un paese come l'Armenia, che loro stessi non sanno neppure dove sia sulla carta geografica?
Così mentre il turista vomita loro affermano di aver contattato gli ospedali, ma evidentemente così non è se non lasciano neppure che gli amici del ragazzo gli si possano avvicinare e così lui muore da solo, mentre la polizia trattiene gli altri.
L'avvocato Mark Safarian, incaricato dall'Ambasciata Armena in Svezia, ha subito chiesto l'apertura ufficiale di un'indagine, mentre le autorità locali dopo le scuse addotte, stringevano le spalle senza scusarsi.
L'avvocato Mark Safarian, incaricato dall'Ambasciata Armena in Svezia, ha subito chiesto l'apertura ufficiale di un'indagine, mentre le autorità locali dopo le scuse addotte, stringevano le spalle senza scusarsi.
Il povero Davit, turista e vittima suo malgrado, sarà forse l'ennesima vittima di un pregiudizio antiarmeno? Per ora questo ci interessa meno.
Ciò che conta Davit Barseghyan, un ragazzo di 32 anni è morto, lasciando una giovane moglie e due figli piccoli.
Alla Famiglia Barseghyan e agli amici, le nostre più sentite condoglianze.
Ciò che conta Davit Barseghyan, un ragazzo di 32 anni è morto, lasciando una giovane moglie e due figli piccoli.
Alla Famiglia Barseghyan e agli amici, le nostre più sentite condoglianze.
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