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Il poema "Essere Fratelli, Amare" di Hrand Nazariantz (versione originale dalle carte d Antonio Basso)



Tutto muore...Tutto passa...Essere Fratelli, Amare!


Essere Fratelli, dividere il Pane ed il Cuore,
il destino della Vita, il destino dell’Anima,
Essere Fratelli, dividere il sangue del cuore
il sangue dello spirito,
il profumo delle lagrime e l'incenso delle preghiere,
il calice la sorgente viva, la grazia degli dei,
i sogni e le rose: Essere Fratelli, Amare...!

Essere Fratelli, dividere il fuoco e l'anfora colma
la sete di bontà, la sete di bellezza,
essere più accanto a Dio nel sacrificio,
essere Fratelli, nell'onore e nell'orgoglio di soffrire,
a mani giunte essere giusti e buoni
poter soffrire e sorridere ancora in un mondo di odio,
colui che sa sorridere aiuta colui che piange,
amando, com'è dolce l'essere al mondo:
Essere Fratelli, Amare! 
Tendere le mani profumate di pietà celeste,
ai Vinti, essere Fratelli dividere il tetto e il sonno,
essere l'asilo sicuro e accogliente dei feriti delle strade,
essere la buona soglia, essere il buon Sole, l'attesa sorridente,
per quelli della bisaccia, per quelli del bastone,
essere Fratelli, e non dire mai: “Venite domani!”

Tutto muore, tutto passa...Essere Fratelli, Amare...
Vivere bene per bene amare: Essere Fratelli, Amare!
Perché l'Opera sia uguale all'Amore,
essere verso il pensiero la scala sacra dell'amore,
soltanto la carità del cuore salverà gli uomini.
Far vivere l'anima, far vivere Dio, Essere Fratelli, Amare!
Rendere più grandi i cuori
perché i tempi siano più dolci
essere la Somma Volontà di comprendere senza biasimo...

Perdonare: profumare i cuori ai fiori del Calvario..
essere il Segno della Croce sulla terra e sul cielo,
essere Fratelli, essere semplici e puri: credere e amare...
credere all'armonia, ai ritmi supremi,
alla giustizia dei cieli,
i poveri, credere sempre le braccia tese alle cime
vivere bene realizzare la propria anima, la carne è nulla...
E poi, chiudere gli occhi di carne per aprire quelli dello spirito
essere il bacio di pace sulla bocca dei morenti
e poi a nostra volta sorridere,
sorridere nell'ora felice della morte....


(dal volume il Ritorno dei Poeti, casa editrice Kursaal 1952)

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