Il nuovo CD di Diana Gabrielyan
Cari Amici, oggi vi segnalo il CD di una mia amica Diana Gabrielyan, giovane pianista armena di straordinaria intensità e talento. L'attributo giovane si addice alla sua età anagrafica, ma non già alla sua capacità ed esperienza pluridecennale di concertista.
L'ampio repertorio di Diana Gabrielyan si accompagna alla magica sapienza del suo tocco, intenso, emotivamente puro, a tal punto coinvolgente da essere in grado di penetrare nei luoghi più reconditi dello Spirito e più profondi dell'Animo umano.
La scelta degli autori antologizzati è di grande gusto e denota un cultura musicale elegante e per nulla usuale ai nostri tempi e soprattutto alle nostre latitudini. La tradizione sovietica si impone e mostra la parte migliore e più universale di sé.
Tigran Mansuryan e Arno Babajanyan sono accanto a due dei maestri indiscussi che fanno del Novecento un secolo degno d'essere vissuto e non solo l'epoca infame delle dittature, dei Genocidi e dei tormenti dei popoli; mi riferisco in particolare a Igor Fyodorovich Stravinsky (che magari tanti conosco perché un giorno Franco Battiato lo incontrò sulla Prospettiva Nevsky) e Dmitrij Shostakovich (Šostakovič). La loro interpretazione raggiunge la grazia assoluta, anche se il mio personale gusto mi fa sempre preferire Arno Babajanyan nei suoi Notturni e nelle sue Elegie che aprono il cuore come un coltello appena arroventato fende un panetto di burro, quasi senza sfiorarne la superficie.
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