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Addio a Sergio Musceghian ultimo sopravvissuto italiano al Genocidio Armeno



Domenica 16 febbraio 2014 ci ha lasciati, tornando alla casa del Padre, Sergio (Sarkis) Musceghian ultimo sopravvissuto al Genocidio Armeno, residente in Italia.
Viveva a Mendicino in provincia di Cosenza e aveva da poco compiuto 98 anni, essendo nato a Costantinopoli il 4 novembre 1916. All'età di circa 4 anni fu trovato e soccorso da missionari italiani mentre si aggirava senza meta nella zona portuale della metropoli turca. Fu così allevato ed educato dagli stessi Italiani presso la città greca di Rodi (allora colonia italiana).
Visse la maggior parte della sua esistenza tra Puglia e Calabria, abitando nel villaggio «Nor Arax» di Bari e poi dirigendo (con al fianco la moglie Maryam e la figlia Varthui) dal 1952 al 1982 un fabbrica di tappeti orientali a San Giovanni in Fiore (CS), eretta per conto dell’Ente Sila, allora preposto alla promozione culturale economica e turistica di quella parte della Regione Calabria.

Sarkis Musceghian è stato, fino all'ultimo, anche uno strenuo patriota armeno, impegnato spesso, sopratutto negli ultimi anni di vita, nel racconto di quanto era accaduto alla sua gente dopo il 1915. Più volte ospite di iniziate di studio e commemorazione del Genocidio Armeno ebbe a dire “non posso mancare laddove si parla del mio popolo”.
Alla famiglia, in particolare alla figlia Varthui, indirizziamo i sensi del più profondo cordoglio.
Invitiamo tutti a ricordare Sarkis Musceghian quale ultimo sopravvissuto e diretto testimone della Tragedia del Popolo Armeno, ma anche come simbolo del lavoro e della voglia di ricominciare a vivere di un popolo straordinario la Storia è stata sempre piena di atti di laboriosità, di speranza, generosità, in una parola, Amore per la vita.

Bari, 17 Febbraio 2014                          

Il Centro Studi "Hrand Nazariantz"  di Bari

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