Destino di Hrand Nazariantz
Tu sapessi, fratello,
come è triste
l’essere soli al mondo
soli vivere e senza focolare,
camminare
stancamente senza posa, ovunque estranei,
invano cercare una nicchia ove assidersi
al lento discender delle sere solitarie,
ovunque esiliati...
E cantare
cantare per l’Infinito, cantare per le Stelle,
senza chiedere agli uomini ascoltazione…
da Il ritorno dei Poeti, ed. Kursaal Firenze, 1952
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