Come è noto, il famoso poeta, novellista e critico Hovhannes Tumanyan, padre della letteratura armena moderna morì a Mosca nel 1923 dopo una lunga malattia. Era il 23 marzo. Avrebbe voluto recarsi a Berlino dove già praticavano terapie mediante l'uso delle radiazioni e gli avevano promesso che questo terapia lo avrebbe salvato. Tumanyan non arrivò mai nella capitale tedesca. Il suo funerale si svolse il 15 aprile 1923 nel cimitero di Khojivank a Tiflis. Come è ancora oggi in uso fra gli armeni e in molte popolazioni un tempo poste sotto i regimi comunisti i cadaveri venivano eviscerati e trattati da tanatoestetisti per essere esposti al pubblico. Il cadavere di Hovhannes Tumanyan fu sepolto senza cuore. Fu reso noto dopo anni che a Mosca, durante l'autopsia, il figlio del poeta, Areg, che era lì, presente e accompagnava il padre, chiese ai medici di donargli il cuore di Hovhannes Tumanyan. Areg ne parla in una lettera scritta a suo fratello Hamlik.
"Ho fatto una cosa... ho rubato il cuore di papà. È vero, devi osare molto per rubare quel cuore che abbracciava il mondo intero, devi perderti molto per avvicinarti, ma il mio cuore non poteva sopportarlo. Ho rubato. Forse mi accuserai per questo. Non mi importa. Possa il cuore del mio santo padre essere nella nostra casa. È vero, non batte, ma ha vissuto con noi, invero, papà è in tutto il suo cuore, e il cuore di papà dovrebbe essere a casa nostra..."
Si sa che per anni i parenti del poeta conservarono il cuore come sacra reliquia nella stanza dello scrittore, in un piccolo cantuccio preparato a posta.
Una volta a Tiflis, il grande poeta Avetik Isahakyan si recò a far visita ai parenti di Tumanyan. Il poeta pernottò nella casa e per rendergli il giusto onore la famiglia Tumanyan lo ospitò nella stanza del padre defunto, ma senza dirgli che vi riposava il suo cuore. Isahakyan fu irrequieto per tutta la notte, forse per l'emozione di aver dormito nella stanza di quel maestro. Al mattino i figli di Tumanyan gli rivelarono il segreto, consapevoli che da quel momento sarebbe stato sempre meno segreto - diventando, come si dice a Napoli, "il segreto di Pulcinella". Davanti a quella rivelazione così suggestiva, Avetik Isahakyan - che non era insensibile a tali fenomeni spiegò la sua insonnia con l'influenza del suo cuore chiuso e irrequieto.
Secondo varie fonti orali che proprio dopo questo episodio Isahakyan, rileggendo l'intera vicenda e ripercorrendo le tracce spirituali di quanto gli era accaduto di persona durante la notte, convinse i familiari di Hovhannes Tumanyan a spostare il cuore del poeta tutto armeno a Yerevan.
Il cuore riposò per alcuni anni presso il Centro Anatomico dell'Istituto di Medicina di Yerevan. Sempre secondo fonti orali anche in questo luogo sarebbero avvenuti singolari episodi così nel 1994 il cuore di Tumanyan fu sepolto a Dsegh, nel cortile della sua casa natale di Hovhannes Tumanyan, accanto al monumento eretto in questa occasione.
La Cappella ove fu collocato il cuore fu progettata dal famoso architetto armeno Romeo Julhakyan (1937-2005) e ufficialmente inaugurata dal vescovo Nerses Bozabalian, che collocò personalmente in essa il cuore di Hovhannes Tumanyan.
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