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Gianluca Fratellini, l’etica del lavoro passa per la 3D animation [di Carlo Coppola]

da http://www.lsdmagazine.com/gianluca-fratellini-letica-del-lavoro-passa-per-la-3d-animation/12330/

Gianluca Fratellini

Qualche anno fa mostrandomi un cortometraggio di animazione di circa 8 minuti, in una delle tante rassegne di cortometraggi estive che abbondavano, vivacizzando le estati pugliesi, il direttore di una di queste mi disse: “Tieni d’occhio questo giovane autore, ne sentiremo molto parlare in futuro”. Il cortometraggio in questione era un prodotto completamente diverso dagli altri presenti in rassegna, seppure inserito nella sezione del festival dedicata ai corti di animazione. Inoltre, cosa che mi apparve subito assai singolare, non si trattava di uno straniero o di un romano o di un milanese, come spesso accadeva nell’ambiente, ma di un ragazzo pugliese, di Modugno. Non mi era mai capitato di conoscerlo direttamente, anche se in qualche modo ne seguivo le gesta in giro per il mondo, forse perché egli è uno dei pochi autori pugliesi che non ha mai avuto titoli cubitali sulla stampa locale, servizi a reti unificate sulle televisioni a piccola o grande diffusione e, soprattutto, e non è mai stato spinto da una o dall’altra parte politica che sovrintendono alle sorti del mondo dell’arte in alcune regioni periferiche della penisola italica.
Si chiama Gianluca Fratellini, classe 1980, è un 3D Character Animator. E’ Italiano, pugliese, modugnese. Ha vinto il suo primo Oscar nel 2007 battendo il record stabilito da Orson Wells che lo vinse la prima vota a 28 anni. Questo dovrebbe bastare a farne un campioncino da strumentalizzare facilmente ma, per sua fortuna, da più di dieci anni vive all’estero, senza peraltro, dimenticare gli affetti e le origini. Negli ultimi due anni Fratellini ha lavorato per alcune delle maggiori società di animazione e grafica in 3D ed ha partecipato come Senior 3D Character Animator ad alcuni importanti successi del cinema mondiale. Il limite alla sua fama presso il grande pubblico – ma non di certo presso i più importanti addetti ai lavori del mondo – è che la sua attività è principalmente recepita, almeno in Italia, come un mestiere tecnico e quindi ancillare rispetto all’idea della cosiddetta “autorialità”, sintomo questo di una impropria interpretazione della poetica aristotelica. Questo peccato veniale del nostro cinema, è in realtà tipico di tutta l’arte europea, che, a dire il vero, ha guardato per troppo tempo ai cosiddetti tecnici con una sorta di sospetto, e con la spocchia di chi non riconosce loro un “valore creazionale”. Basti pensare che tutti amano Marcello Mastroianni, e pochissimi se non gli esperti di cinema conoscono suo fratello Ruggero, tra i grandi maestri del montaggio nel cinema italiano ed europeo di tutti i tempi. Nei paesi anglosassoni l’atteggiamento è un po’ diverso, il lavoro di squadra viene egualmente stimato e apprezzato, quanto quello autoriale del singolo “director” e a volte può anche capitare che un autore e regista siano meno noti del team a cui sono state affidate le sorti e le caratteristiche tecniche di un film.


Andiamo con ordine. All’età di 14 anni Gianluca Fratellini inizia ad occuparsi, per gioco, di grafica, smanettando con i programmi di grafica industriale nello studio paterno, e continuando a praticare la sua passione come poteva attraverso letture “matte e disperatissime”, quanto occasionali dei primi libri di grafica 3D. Dopo il liceo e, la poco professionalizzante, università italiana, che abbandona come molti genii a causa di una offerta formativa inadeguata alle sue aspettative, si trasferisce in Lussemburgo, dove la “Oniria Pictures”, dopo aver visto qualche suo lavoro su internet, lo invita a lavorare come animatore alla realizzazione di un lungometraggio animato in 3D, "Tristan Isolde".
Di lì in poi la sua passione si trasforma in attività lavorativa sempre in crescendo. I primi tre anni in Lussemburgo gli servirono ad affinare le conoscenze tecniche e a perfezionare il mestiere presso alcuni dei pionieri delle medesima arte, fino a decidere di realizzare contemporaneamente il suo cortometraggio Life in Smoke - Una Vita in Fumo di 8 minuti, per dare ampio spazio alla sua creatività e dare forma alle mie idee. Il lavoro autoriale si compiva, quasi di nascosto, di notte, o nel tempo libero. L’idea era quella di creare qualcosa che potesse avere anche dei risvolti di utilità sociale, come la lotta al fumo attivo e passivo. Per realizzarlo Gianluca faceva appello alla sua creatività, ad un immaginario assai vasto, comprendente film di genere, documentari di Storia, e innovando e metabolizzando un ricco bagaglio culturale anche musicale, dagli anni ‘50 Cinquanta agli anni ‘90. Il risultato risente di letture e conoscenze che restano tutt’altro che superficiali, e che lasciano la traccia di uno scavo profondo. Si spazia infatti da A Christmas Carol di Charles Dickens alla produzione narrativa di Franz Kafka, primo fra tutti il racconto Das Unglück des Junggesellen che sembra, poi, il filo conduttore dell’intera vicenda di redenzione, passando per i film di guerra come The dirty Dozen di Robert Aldrich e Pet Cemitery, di Stephen King (libro e sceneggiatura) e Mary Lambert (regia cinematografica), dove sono sepolti, in qualche modo, anche alcuni parenti dell’autore. Tutt’ora questo cortometraggio continua a dare all’autore molte soddisfazioni e riconoscimenti in numerosi festival italiani ed europei per le capacità tecniche e le motivazioni sociali che ne sono alla base.
Dopo gli anni lussemburghesi Fratellini, è passato all’animazione in 3D per i videogiochi, lavorando a Montreal presso la “UBISOFT” in qualità di 3D Senior Animator e Supervisor Layout nel dipartimento delle Cinematiche ad alta risoluzione. Qui ha collaborato alla realizzazione di videogiochi come “Splinter Cell”, “Prince of Persia”, “Rainbow Six”, “Far Cry”, ed è diventato anche docente di animazione 3D - 2 Livello presso il Campus della UBISOFT.
Successivamente ha lavorato per il film Happy Feet realizzando il personaggio di “Mumble” (Oscar come miglior film d’animazione nel 2007) . Quello da lui creato era stato uno dei personaggi più amati dai film per grandi e bambini negli ultimi anni.
Gianluca Fratellini
Nell’ultimo biennio, dopo una parentesi spagnola, ha continuato attivamente con il cinema contribuendo a dare vita al personaggio di Paul nell’omonimo film diretto da Greg Mottola e scritto ed interpretato da Simon Pegg e Nick Frost. E’ una commedia, utilizza anche lo stile del meta cinema, in cui un alieno e un gruppo di terrestri ripercorrono parodicamente, durante la loro fuga, i cliché sui film di alieni da E.T. a X-Files fino alla risoluzione finale e all’abbandono della Terra da parte del simpatico omino grigio. E’ una pellicola gustosa e divertente in cui l’opera di Fratellini è stata indispensabile per la corretta interazione tra l’alieno Paul e la realtà circostante, come si può anche apprezzare dal making of disponibile on line. Più di recente ha lavorato sempre come Senior 3D Character Animator al film Hotel Transylvania film d’animazione diretto da Genndy Tartakovsky. Il film, prodotto dalla Sony Pictures Animation per la Columbia Pictures, è stato distribuito anche in 3-D. Anche questo film è stato distribuito, in Italia, ed è disponibile nelle sale proprio in queste settimane. Nel 2012 invece ha lavorato sempre in qualità di Senior 3D Character Animator a Epic pellicola di animazione che sarà presentata negli States a partire dal maggio 2013 e che promette di lasciare il pubblico col fiato sospeso, ed emozionare non meno di Avatar. Epic, è realizzato dalla “Blue Sky”, la medesima società che in passato ha realizzato l’intera saga della fortunatissima Era Glaciale. Per la sua giovane età e per i ruoli di prestigio che ricopre in importanti aziende internazionali della animazione in 3 D, quando ritorna in Puglia, Gianluca Fratellini, viene spesso chiamato come testimonial di buone pratiche, etica e successo nel mondo del lavoro da Istituzioni scolastiche. Con il suo contributo e il suo esempio, infatti, tanti ragazzi, anche coloro che sentono stretta la tipologia di Istruzione presente in Italia, possono apprendere che i loro interessi, apparentemente anche solo personali e privati, hanno la dignità di divenire strade per il domani. In tutte queste attività occorre, come dimostra l’esempio di Gianluca Fratellini, coraggio, caparbietà e una grande dose di onestà intellettuale.

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