"E se un mattino" di Carlo Coppola
Metafora morta,
politica della vita,
nell’aria io vedo - all’ombra di un sentimento, -
che non sarebbe frattura morale.
Stella polare e figura non totale,
articolo che hai determinato la vita.
Due poli,
solo un contrasto costitutivo,
e il divenire del tempo,
che è pericolo interno,
questo è a te, Narciso.
A te io parlo!
con la sola voglia di contemplare antiche memorie.
Che nasca, che cresca l’idillio vitale,
nella notte imbarlumida,
come l’acqua nel fosso,
e sia alma telluris.
Lento, suono più duro e più tremulo,
il vento a fisicizzare il tempo,
in figure rotte nella visione
dell’essere verità
all’ombra del castello federiciano.
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