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Noi Ricordiamo - Sumgait 28.02.1988 – 28.02.2012





Il 28 febbraio 1988 a Sumgait, sobborgo industriale a nord della capitale azera Baku, prese avvio una violenta caccia all'armeno.
Per tre giorni bande di nazionalisti e criminali saccheggiarono, bruciarono, violentarono, ammazzarono spargendo il terrore nella folta comunità armena locale.
Decine di armeni furono uccisi, decine di migliaia da tutto l'Azerbaigian furono costretti ad una precipitosa fuga abbandonando tutti i loro beni. Fu quella la scintilla che accenderà di lì a poco la guerra per il Nagorno Karabakh, la piccola regione armena cristiana che assurde scelte staliniane assegnarono contro la volontà popolare all'Azerbaigian.
Oggi il Nagorno Karabakh è una repubblica libera, democratica ed indipendente con una propria organizzazione statale perfettamente funzionante. Ma la sua vita tranquilla è turbata dai continui proclami di guerra del presidente azero Aliyev che cerca di riportare morte e distruzione a quasi venti anni dalla fine del cessate il fuoco.

Contro ogni minaccia di guerra,
per la pace e la stabilità della regione.

Contro l’odio e la violenza
onorando i caduti.

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