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Megurdich Peltechian e compagni eroi: ricordati dal "Resto del Carlino" il 9 aprile 1943




Nell'edizione di venerdì 9 aprile 1943 - Anno XXI dell'Era Fascista, a metà della pagina esteri, così titolava il "Resto del Carlino". 


Eroica Gioventù Guerriera: la gloriosa morte di Battista Peltechian in una arditissima missione di Guerra.


La prima parte dell'articolo era, quindi, dedicata alla morte del belligerante riservista di origine armena come segue anche se i fatti si erano svolti tra luglio e settembre dell'anno precedente: 


"Roma, 8 aprile,

Nato in Armenia ed emigrato con la madre nel possedimento Italiano di Rodi, Battista Peltechian quivi conobbe ed amo la nuova Patria, rivelandosi [...] onesto cittadino e diligente impiegato. Poi, mobilitato per esigenze di guerra, dal giugno 1940 riscosse incondizionatamente elogio dei superiori per serietà di condotta e per attaccamento al dovere, distinguendosi particolarmente nella occupazione dell'isola di Creta come comandante volontario di una squadra di fucilieri sì da meritarsi un encomio solenne dal comandante di reggimento a sui era aggregato.

Per la sua fede provata, per le doti di intelligenza e per la conoscenza di varie lingue veniva assunto quale interprete di greco, turco ed arabo all'Ufficio informazioni del Comando superiore delle Forze Armate dell'Egeo, assolvendo con zelo e competenza il nuovo e delicato incarico affidatogli.

In seguito, con atto di completa dedizione alla causa, insieme ad altri due compagni nei quali aveva trasfuso l'entusiasmo e la nobiltà del suo animo, si offriva volontariamente per assolvere una arditissima missione di guerra in territorio nemico, dove, dopo un mese di preparazione, l'affrontò e vi trovò morte gloriosa al servizio della Patria. Conscio del sacrificio imminente, scrisse le righe che riproduciamo al suo superiore diretto: ".... Io muoio con i miei compagni, siamo contenti. Abbiamo fatto il nostro dovere ed abbiamo la coscienza tranquilla davanti a Dio". 

Con la serenità eroica del martiri del Risorgimento [...] Battista Peltechian ha offerto la vita alla Patria, ed egli oggi, precede il labaro dei suoi legionari, con gli altri Caduti, dal cui sangue germinerà la Vittoria."