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Omaggio a Elpidio Jenco

Presentiamo qui sotto una poesia di Elpidio Jenco. Nato in Campania a Capodrise in provincia di Caserta il 9 febbraio 1892 e morto a Viareggio il 30 marzo 1959. Jenco era infatti legato non solo al circolo nato e diffusosi intorno alla rivista "Diana", ma fu anche attivo tra i collaboratori di "Vela Latina". Attivo anche come studioso dell'Oriente Jenco, realizzo la curatela all'edizione italiana dell'opera della poetessa giapponese Akiko Yosano (Onde del mare azzurro, con un saggio introduttivo di Elpidio Jenco, Napoli, tip. S. Morano, 1920). Jenco si trova citato variamente tra i corrispondenti del poeta Hrand Nazariantz che probabilmente conobbe al seguito dei fratelli Massimo e Giulio Gaglione di Marcianise attorno alla rivista "Vela Latina"




Mattuttino

Con la novella gioia dei redi
liberati alla pastura,
oggi i colli affondano i piedi
in prati di chiara frescura.

Cadenze d'azzurri massicci
da ritmi di vette ondulati
fanno argine alle stese dei grani primaticci
di danze di greppi incantati.

Un rigo di suono, una vena
come un flauto che s'ombra e riluce,
tutti grazia nell'aria serena
quei cori di monte conduce.

M'ascolto: che il magico sprillo
di musiche d'acque cangianti
che regge la larga armonia,
l'ho dentro, lo sento: è il tuo trillo,
divin rusignolo che canti
nella selva dell'anima mia !
(Da Marsilvana, Siena, Maia).

METRO: Versi liberi con vario intreccio di rime.

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