"Parlo di lei" di Carlo Coppola
Ogni segno, ogni onere e discorso
si combatte e tutto rigenera e passa,
mai come atto formale,
o mera azione morale.
I tuoi occhi hanno la luce che filtra,
che sa di neve e mare.
Il cosmo ci apre alle sillabe i cui accenti risuonano di lentezza e poesia.
Quel mare e quel sole riflettono di te,
lunghi momenti.
C'è il fuoco nelle vene,
impressione di giorni e di favole andate.
Tutto è rispetto e pazienza:
Quanta bellezza e quanto calore.
La bellezza è mero segno,
lo sguardo divino fa il segno.
Mentre si va, si scorpora la grazia dalla sensibilità colta.
E' il segno di chi vive e non vegeta, di chi comprende.
Ah conoscere meglio il dato:
La passione, l'aria che ti nutre,
L'ansia nei tuoi respiri.
Ecco! Troverei parole che non si sanno,
allora si comporrebbe la memoria passata con quella che deve avvenire!
EstAticamente
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