Genieri Armeni al lavoro per lo sminamento nella provincia di Aleppo
Genieri militari armeni impegnati in operazioni di sminamento |
I genieri armeni si stanno dedicando alle operazioni di bonifica di alcuni campi minati sotto l'egida del Центр по примирению враждующих сторон на территории Сирийской Арабской Республики - Centro per la riconciliazione delle parti in conflitto e il controllo del movimento dei rifugiati nella Repubblica araba siriana (Centro di riconciliazione). Tra le forze presenti anche numerosi medici e infermieri specialisti nelle problematiche dei danni provocati dalle mine, che hanno già iniziato a visitare e curare numerosi traumatizzati provenienti da diversi ospedali della zona.
La notizia è stata resa nota da Arkadij Rzhevskij, rappresentante del medesimo Centro Russo per la riconciliazione - un istituto subordinato al Ministero della Difesa russo ed incluso nelle Forze Armate russe, come si apprende dalla pagina wikipedia dello stesso centro.
Rzhevskij ha, inoltre, specificato che le attrezzature, i mezzi speciali e tutto l'equipaggiamento necessario saranno garantiti da parte russa.
posizione geografica del Governatorato di Aleppo |
In risposta, il Ministero degli Esteri armeno ha sottolineato, con la giusta fermezza, che la presenza armena in Siria continua ad essere considerevole nonostante la guerra e che questa va salvaguardata come baluardo di civiltà.
Secondo un comunicato apparso il 04 marzo 2019 sul militarynews.ru - dal quale apprendiamo alcuni dettagli della vicenda - in risposta sarebbe intervenuto lo stesso Primo Ministro Armeno Nikol Pashinyan facendo notare come prima della guerra che sta radendo al suolo la Siria, la presenza della Diaspora armena nella provincia di Aleppo contava più 100 mila persone. In nome di una fratellanza plurimillenaria tra Armeni e Siriani, il governo di Bashar al Assad avrebbe, dunque, pianificato gli accordi per la cooperazione umanitaria in ambito militare negli scorsi mesi grazie anche grazie alla missione istituzionale di alcuni parlamentari siriani a Yerevan.
Al di là delle parole contenute nei comunicati ufficiali, molti sono purtroppo i problemi legati alla presenza cristiana in Medio Oriente, palesemente osteggiata da alcune lobby negli Stati Uniti. Queste sarebbero foraggiate e legate a doppio filo ad alcuni paesi alleati, che pur diversi fra loro - agirebbero in maniera convergente per l'epurazione della presenza cristiana dall'area, come dimostrano le guerre in Libano, Iraq e Siria.
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