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Il Parlamento Europeo e le belle (rinnovate) parole e a sostegno dell'Armenia



Եվրախորհրդարանի խոսքերը հօգուտ Հայաստանի... Ե՞րբ ենք անցնելու փաստերին. Ադրբեջանական գազը, չնայած իր անորակությանը, գայթակղիչ է շատերի համար։

Parlamento europeo

2019-2024

TESTI ADOTTATI


P9_TA(2024)0104

Attuazione della politica estera e di sicurezza comune  Relazione annuale 2023 Risoluzione del Parlamento europeo del 28 febbraio 2024 sull'attuazione della politica estera e di sicurezza comune – Relazione annuale 2023 (2023/2117(INI))


Il Parlamento Europeo


Vista/e 

  • la decisione (PESC) 2023/162 del Consiglio, del 23 gennaio 2023, relativa a una missione dell'Unione europea in Armenia (EUMA).
  • le sue risoluzioni del 15 marzo 2023 sulle relazioni UE-Armenia e tra l'UE e l'Azerbaigian, la sua risoluzione del 19 gennaio 2023 sulle conseguenze umanitarie del blocco nel Nagorno-Karabakh viste le sue risoluzioni del 15 marzo 2023 sulle relazioni UE-Armenia e tra l'UE e l'Azerbaigian, la sua risoluzione del 19 gennaio 2023 sulle conseguenze umanitarie del blocco nel Nagorno-Karabakh e la sua risoluzione del 5 ottobre 2023 sulla situazione nel Nagorno -Karabakh dopo l'attacco dell'Azerbaigian e le continue minacce contro l’Armenia,

considerando che il 19 settembre 2023

  • L’Azerbaigian ha lanciato un’offensiva militare non provocata per riprendere, con la forza, il controllo sul suo territorio riconosciuto a livello internazionale del Nagorno Karabakh, che si è conclusa con l’esodo della popolazione armena da questo territorio; considerando che le rinnovate ostilità nel Caucaso meridionale sono motivo di grave preoccupazione e richiedono un coinvolgimento più proattivo dell’UE nella regione; che tutte le istituzioni statali della cosiddetta Repubblica del Nagorno-Karabakh sono state sciolte a partire dal 1° gennaio 2024; considerando che permangono le prospettive di normalizzazione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian fragile, motivo per cui l’UE dovrebbe sostenere e incoraggiare entrambe le parti nel loro percorso verso il raggiungimento di un accordo di pace storico, anche offrendo prospettive per una più stretta integrazione con l’UE, se decidono di perseguire tale percorso;

deplora il fatto che

  • l’Azerbaigian abbia scelto una soluzione militare anziché diplomatica per quanto riguarda il Nagorno-Karabakh, pur riconoscendo che il Nagorno-Karabakh è riconosciuto a livello internazionale come territorio azerbaigiano; condanna con la massima fermezza l'attacco pianificato e ingiustificato da parte dell'Azerbaigian contro gli armeni del Nagorno-Karabakh e le popolazioni rimaste nella regione; invita le autorità azerbaigiane a consentire il ritorno sicuro della popolazione armena nel Nagorno-Karabakh e a offrire solide garanzie riguardo alla tutela dei loro diritti; chiede la protezione del patrimonio culturale, storico e religioso armeno nel Nagorno-Karabakh in linea con gli standard dell'UNESCO e gli impegni internazionali dell'Azerbaigian; deplora il fatto che l'offensiva di Baku abbia rappresentato una grave violazione del diritto internazionale e dei diritti umani nonché una chiara violazione della dichiarazione trilaterale di cessate il fuoco del 9 novembre 2020 e degli impegni assunti dall'Azerbaigian nei negoziati mediati dall'UE; ritiene che un autentico dialogo tra Azerbaigian e Armenia sia l'unica via sostenibile da seguire e invita l'UE e i suoi Stati membri a sostenere tali sforzi; sostiene i colloqui di pace in corso tra Armenia e Azerbaigian, che sono stati seriamente ostacolati dalla recente operazione militare contro il Nagorno-Karabakh, che ha portato all'esodo della popolazione armena; sottolinea che una pace regionale dignitosa e duratura che preservi la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale di entrambi i paesi è un prerequisito per la stabilità nel vicinato; è preoccupato per i tentativi di alcuni leader e potenze regionali di sfruttare la situazione attuale in un modo che potrebbe minacciare le fragili prospettive di pace; avverte che qualsiasi tentativo volto a raggiungere gli obiettivi utilizzando la forza e violando l'integrità territoriale dei paesi vicini dovrebbe ricevere una risposta decisiva da parte dell'UE e della comunità internazionale;
  • Invita la missione civile dell'UE in Armenia (EUMA) a monitorare da vicino l'evoluzione della situazione della sicurezza sul terreno, fornire relazioni trasparenti al Parlamento e contribuire attivamente agli sforzi di risoluzione del conflitto; invita l'UE e i suoi Stati membri a rafforzare il mandato dell'EUMA, ad aumentarne le dimensioni, a prolungarne la durata e a posizionare osservatori lungo il confine con la Turchia; invita l'Azerbaigian a consentire la presenza dell'EUMA sul suo lato del confine e nel Nagorno-Karabakh;
  • Invita il VP/HR e il EEAS a sostenere ulteriormente l'Armenia tramite il Fondo europeo per la pace, in particolare al fine di rafforzare le sue capacità di difesa contro le minacce ibride al fine di ampliare il suo spazio di sicurezza oltre l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva; accoglie con favore l'istituzione del dialogo politico e di sicurezza UE-Armenia e la sua seconda riunione il 15 novembre 2023;
  • sottolinea che i molteplici avvertimenti del Parlamento sulla situazione non hanno portato ad alcun cambiamento nella politica dell'UE nei confronti dell'Azerbaigian; insiste sul fatto che qualsiasi approfondimento delle relazioni dell'UE con l'Azerbaigian deve rimanere subordinato al fatto che il paese compia progressi sostanziali nel rispetto dei diritti umani, dello Stato di diritto, della democrazia e delle libertà fondamentali, compresa la tutela delle minoranze etniche; esprime, a tale proposito, seria preoccupazione per il recente peggioramento della repressione nei confronti dei giornalisti indipendenti e dei difensori dei diritti umani in Azerbaigian; invita inoltre l'UE a imporre immediatamente sanzioni all'Azerbaigian e a sospendere il memorandum d'intesa su un partenariato strategico nel campo dell'energia; mette inoltre in dubbio l'idoneità dell'Azerbaigian a ospitare la COP29 nel 2024 mentre il paese prevede di aumentare la propria produzione di combustibili fossili di un terzo nel prossimo decennio;
  • ribadisce il proprio sostegno al governo democraticamente eletto dell'Armenia e il suo pieno rispetto della sovranità, della democrazia e dell'integrità territoriale del paese; elogia la dichiarazione del primo ministro Nikol Pashinyan secondo cui l'Armenia non sarà trascinata in una nuova guerra con l'Azerbaigian e i suoi recenti appelli alla ripresa dei colloqui di pace al massimo livello con l'Azerbaigian; condanna l'ingerenza della Russia in Armenia, volta a diffondere disordini; invita l'UE a rafforzare il proprio impegno nel Caucaso meridionale; accoglie con favore la ratifica da parte dell'Armenia dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale.

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