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A cento anni dalla nascita Federico Fellini e Tonino Guerra saranno celebrati a Yerevan






Il prossimo 20 gennaio 2020 a Yerevan sarà celebrato il centenario della nascita di Federico Fellini, grande regista premio oscar, noto in tutto il mondo, che con i suoi film ha contribuito a far conoscere e crescere il mito dell'Italianità nel mondo. 
Un rapporto speciale Fellini lo stabilì con l'Armenia, diventando corrispondente di uno dei maggiori registi armeni della storia del 900 attraverso uno dei suoi più stretti collaboratori. Cosa sarebbe il genio felliniano senza un altro gigante della cinematografia italiana Antonio Guerra, poeta, saggista, sceneggiatore? Tonino Guerra non era solo uno sceneggiatore, ma un ideatore, il sognatore che dava forma ai sogni di Federico Fellini. Tonino Guerra politicamente impegnato, internato in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, divenne amico di molti intellettuali sovietici, e nel 1977 sposò in seconde nozze Eleonora Kreindlina. Da allora si avvicinò al mondo dell'est in particolare, lavorando con numerose firme celebri del cinema russo, il più perfetto di tutti Andrej Tarkovskij (prima per il documentario Rai Tempo di Viaggio, poi per il film Nostalgia, entrambi girati in Italia), con Vladimir Naumov (per cui scrisse La Festa Bianca, Orologio Senza Frecce), passando per Andrei Khrzhanovsky (Il Cane e il Suo Generale, Il Leone con la Barba Bianca, e Ninna Nanna per un Grillo, questi ultimi con disegni di Fellini) con Aleksandr Sokurov (per il suo documentario commovente Elegia di Mosca dedicato a Tarkovskij). Rapporto privilegiato fu però quello con l'Armenia e la Georgia cui dedicò il romanzo La pioggia tiepida. Questa relazione speciale passava in particolare attraverso il regista Sergej Paradžanov regista armeno georgiano che con la scuola felliniana e di Tonino Guerra condivideva l'amore per il sogno e la riscrittura onirica della realtà. Non possiamo dimenticare che un elemento importante delle relazioni tra Fellini, Guerra e l'Armenia fu il prof. Mario Verdone, padre dell'attore e regista Carlo Verdone, studioso del futurismo armeno e traduttore delle poesie di Yeghishe Charents in lingua italiana.
L'evento commemorativo aperto si terrà presso il Teatro Malyan di Yerevan lunedì 20 gennaio 2020 e nasce in collaborazione tra il Golden Apricot International Film Festival, Ambasciata della Repubblica Italiana in Armenia, Unione dei Registi Cinematografici Armeni e la sede della Società Dante Alighieri di Yerevan.


Commenti

Unknown ha detto…
Grazie Armenia ! sempre così attenta agli eventi culturali internazionali.
C'è da imparare.